RICORDO DI DONATO CUFARI

La mattina di sabato 20 marzo 2021, alla vigilia della primavera, all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, si spense la cara esistenza di Donato.

Donato Cufari, nacque il 13 maggio 1930 a Monteverde (AV); la famiglia, di origini molisane, per il lavoro del genitore (ferroviere), nel dopoguerra si era trasferita a Vietri, nel cui ambiente giovanile Donato si inserì facilmente, sia in Parrocchia che nell’Oratorio salesiano, che muoveva i primi passi. Qui riuscì ad esprimere anche le sue doti calcistiche, avedo fatto esperienze calcistiche quale semiprofessionista e per questo era il primo “convocato” quando la squadra del nostro Oratorio si cimentava con altre formazioni dei centri viciniori.

Dopo l’alluvione del 1954 Donato fu incaricato di dirigere il Centro sociale parrocchiale, che la Diocesi realizzò grazie ai fondi della Chiesa statunitense a favore delle zone alluvionate del Salernitano.

Si avvicinò poi alla politica, militando nella Democrazia Cristiana, nella corrente che si riconosceva nella personalità di Aldo Moro (morotea); dopo, nel Partito Popolare, e conseguente adesione Partito Democratico.
Nella competizione amministrativa del 1960 fu eletto al Consiglio comunale di Vietri, nei cui banchi sedette ininterrottamente fino al 1995. Dal 1973 al 1990 per ben cinque volte assunse la responsabilità di nostro Primo cittadino.

Eletto Presidente della Comunità Montana della Penisola Amalfitana dalla sua costituzione, mantenne la carica fino al 1995. Dal 1987 assunse anche quella di Presidente effettivo, e dal 2015 di Presidente emerito, della Delegazione Campana dell’UNCEM (Unione nazionale comuni comunità enti montani), e Presidente coordinatore degli Appennini Centro-meridionali. Donato Cufari, geometra, era dipendente della Provincia, nell’Ufficio tecnico, in cui era impegnato in contemporanea ai compiti di pubblico amministratore; lasciò l’impiego nel 1995, con un particolare riconoscimento dell’Ente. Per lunghi anni socio dell’Unione Sportiva Vietrese, sperava di poter presenziare nel 2022 alla celebrazione del centenario.

“Donato – ha commentato un giovane comune amico – era diventato un punto di riferimento importante, unico e insostituibile, ma, come si sa, le cose importanti nella vita si capiscono sempre in ritardo. La vita di ognuno di noi è fatta di incontri e sarà un peccato non poter più incontrare Donato, sempre col sorriso sulle labbra 1 , che aveva sempre qualche buon consiglio da dispensare a tutti”. Donato, decano della nostra Unione ex-allievi/e, salvo concomitanti impegni istituzionali è stato sempre presente negli appuntamenti associativi., e quale cattolico democratico in politica ha cercato di incarnare la figura del “buon cristiano ed onesto cittadino” (Don Bosco).

Aniello Tesauro