CITTADINANZA ONORARIA di VIETRI SUL MARE

a don CARMINE SCIULLO

Come già annunciato, sabato 13 ottobre nell’aula consiliare del Comune di Vietri sul Mare, si è svolta la cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria a don Carmine Sciullo,  secondo quanto deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 13 agosto, mediante la consegna di una pergamena da parte del sindaco Francesco Benincasa.

Per noi exallievi presenti (tanti), la cerimonia è stata vissuta particolarmente, tanto che alcuni di noi si sono lasciati sopraffare dall’emozione, anche ricordando l'amico Germano Pellegrino.

In rappresentanza della famiglia salesiana erano presenti il vicario dell’ispettoria meridionale don Angelo Santorsola ed il delegato nazionale degli exallievi don Guido Errico, oltre ai laici cooperatori Concetta e Mario Zecchino che attualmente hanno la responsabilità della conduzione della casa salesiana di Vietri, insieme ad Alfonso Gargano.

In primis il sindaco, che era accompagnato dagli assessori Antonietta Raimondi, VincenzoAlfano e Giovanni Di Mauro e  dal presidente del consiglio comunale Mario Pagano, ha consegnato a don Carmine Sciullo la pergamena, leggendone il testo. Poi nell’indirizzo di saluto, a nome dell’intera amministrazione comunale, ha manifestato la propria soddisfazione e il riconoscimento per l’impegno profuso sul territorio dal 1954 al 1959, non mancando di sottolineare l’importanza della presenza di tutta la famiglia salesiana per l’educazione civile e religiosa della gioventù vietrese.

Don Sciullo, che il 20 novembre prossimo compirà ben 97 anni, ha ringraziato il sindaco e tutta l’amministrazione comunale per il prestigioso e sentito riconoscimento, riandando, con la lucidità mentale che ancora lo contraddistingue, a diversi momenti del periodo in cui è stato direttore della casa salesiana, senza mancare di citare tante persone che ha conosciuto e che ricorda ancora con molto affetto.

Il sottoscritto si è inserito per ringraziare il sindaco a nome di tutta la nostra Unione evidenziando  tra l’altro che l’iniziativa, anche se molto caldeggiata da noi exallievi, era partita proprio dallo stesso sindaco, in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica sui 60 anni del nostro oratorio.

Dopo i momenti più “ufficiali”, alcuni exallievi hanno voluto portare la propria testimonianza.

Donato Cufari, anche in qualità di ex sindaco, oltre a mettere in evidenza che la sua militanza politica, come quella di altri amici anche di estrazione partitica diversa,  è stata frutto  dell’educazione ricevuta nell’Oratorio, ha voluto ricordare le vocazioni salesiane di don G. Tesauro, don S. Avallone e suor Rita Raimondi, scaturite dalla presenza dei Salesiani a Vietri.

Cesare Marciano ha parlato, da ex sindaco, oltre dei suoi ricordi di oratoriano, della fruttuosa collaborazione tra l’amm. del Comune di Vietri  e la casa salesiana, che ha portato all’acquisizione al patrimonio comunale dei viali annessi della Villa Carosino, con la realizzazione della bellissima villa comunale, nonché alla ristrutturazione del teatro, sottostante la Chiesa.

Aniello Tesauro, riandando alla sua adolescenza passata in oratorio, ha voluto ricordare  tra l’altro quel particolare rapporto tra “grandi” e “piccoli” per la condivisione degli spazi; da  studioso e storico, ha comunicato con soddisfazione della pubblicazione in corso sui 60 anni dell’opera salesiana, di prossima presentazione.

Pietro Filoselli, ex consigliere comunale di vecchia data , ha tenuto a rimarcare che la presenza dei Salesiani a Vietri e tutta l’opera hanno avuto origine dal generoso gesto della duchessa Laura Carosino, vera nobildonna, che ha messo a disposizione tutta la proprietà per l’educazione dei giovani vietresi.

Mario Della Monica, ex consigliere comunale anche lui di vecchia data, scampato miracolosamente  "per un caso provvidenziale" all’alluvione del 26 ottobre 1954, ha raccontato come i salesiani e principalmente don Sciullo si prodigarono per alleviare i danni subiti dalla popolazione.

Vittorio De Luca, ex consigliere comunale, ha citato la delibera dell’amministrazione comunale che, nel trentesimo anniversario dell’alluvione, concesse a don Carmine Sciullo la medaglia d’oro al valor civile.

Don Mario Masullo, parroco di Vietri, porgendo un breve indirizzo di saluto, ha evidenziato come l’opera educatrice dei salesiani, attualmente affidata a Concetta e Mario Zecchino,  sia una risorsa validissima per la parrocchia di San Giovanni Battista.

 

Alla fine hanno preso la parola il vicario ispettoriale don Angelo Santorsola ed il delegato nazionale degli exallievi don Guido Errico che, nel portare il saluto della famiglia salesiana, hanno ringraziato il Consiglio comunale per l’onorificenza concessa ad un figlio di don Bosco; hanno concluso esprimendo la loro viva soddisfazione nel constatare come, anche a distanza di anni, a Vietri si continua a ricordare l’opera dei tanti sacerdoti di Don Bosco che si sono succeduti nella casa salesiana, e particolarmente di don Carmine Sciullo.

La cerimonia si è conclusa con un brindisi augurale.

                      Il Presidente

                              (Pasquale Tesauro)

NOTE BIOGRAFICHE

Don Carmine Sciullo - Volontario della Resistenza e decorato di medaglia d’argento per l’alluvione di Vietri del 1954 -  è nato a Capracotta (Isernia) il 20 novembre 1915. Durante il secondo conflitto mondiale, subito dopo lo sbarco, in cui Capracotta fu distrutta dall’esercito tedesco in ritirata, da giovane sacerdote salesiano si mise a disposizione della chiesa locale per sopperire alle necessità del clero; preziosa fu la sua opera nell’assistenza  spirituale alla popolazione sia in loco che in diaspora e di collegamento tra le famiglie che erano rimaste divise.  

Dal 1954 al 1959 ha operato a Vietri quale Direttore dell’Oratorio salesiano e per il 1955-56 quale vicario economo nella parrocchia di San Giovanni. Fu quello il primo decennio della presenza salesiana a Vietri; il centro salesiano si dotò di strutture e spazi indispensabili per l’attività formativa, liturgica e ricreativa, ed operò a favore dei ragazzi e famiglie sia con la pastorale che con interventi assistenziali.

Per l’opera svolta durante i giorni dell’alluvione dell’ottobre 1954, gli fu conferita dal Presidente della Repubblica la medaglia d’argento al valore civile (Gazzetta Ufficiale n. 308 del 6 dicembre 1956). In occasione del 30° anniversario del doloroso evento, la Giunta Municipale di Vietri sul Mare, con deliberazione n. 435 del 18 giugno 1985, gli assegnò una medaglia d’oro con pergamena. La prima azione di soccorso, assieme ad altri volontari, quali Giovanni Zampa, ed i giovani Domenico Mancini e Roberto Di Mauro, fu la messa in salvo delle persone rimaste intrappolate nel palazzo Caiafa, sulla statale per Salerno. L’opera continuò nelle altre zone del comune, man mano che si ebbe percezione della portata della tragedia.

In età matura, sessantenne, coronò anche il sogno di svolgere la sua attività pastorale da missionario in Argentina. Attualmente vive nella comunità salesiana di Caserta, ove continua, compatibilmente con l’età e con la salute, a collaborare nelle celebrazioni e nella pastorale.

In occasione delle celebrazioni dei 60 anni dell’opera salesiana a Vietri, il 27 maggio 2012, nonostante l’avanzata età, è voluto essere presente a Vietri per inaugurare, alla presenza del Sindaco e della comunità festosamente raccolta, la Mostra documentaria rievocativa della storia dell’Oratorio salesiano.